Migliori coltelli da cucina – guida completa

coltelli da cucina sono i tuoi veri alleati prima di metterti ai fornelli ed anche dopo. Sono lo strumento più antico ed anche il più efficiente ed ora come da sempre se bene vuoi tagliare, un buon coltello devi avere.

Oggi, anche se ci sono elettrodomestici avanzati per tagliare e sminuzzare gli alimenti, i coltelli sono i più adatti allo scopo, a patto di saperli scegliere e di saper distinguere tra i vari tipi di coltelli quello più adatto alle tue necessità.

A cosa servono i coltelli da cucina

I coltelli servono a tagliare e a sminuzzare alimenti di qualsiasi tipo. Molti preferiscono scegliere il coltello da usare in base all’alimento da tagliare: succede per i coltelli da tavola come i coltelli per il formaggio, i coltelli per il pane, ecc.

I coltelli servono anche per dare una forma più allegra al cibo, soprattutto quando si prepara una pietanza per i più piccoli, oppure si vuole fare un’ottima impressione agli ospiti. Con un taglio veloce, il coltello giusto ti assicura porzioni giuste, dividendo la pasta per torte e dolci, oppure per pulire le verdure e la frutta eliminando le bucce.

In passato, un buon coltello poteva salvare la vita ad una persona: oggi, salva la vita regalando un taglio netto e preciso a qualsiasi alimento in un attimo!

Come si usano i coltelli da cucina

I coltelli si usano tenendoli dalla parte del manico come una stretta di mano. “Tenere il coltello dalla parte del manico” come dice il proverbio è un vantaggio, perché garantisce precisione e sicurezza.

Per un taglio più preciso, si può appoggiare l’indice sulla parte non affilata della lama, come fanno i grandi chef: in questo modo la forza è maggiore e l’impugnatura più sicura. Al coltello da cucina basta un colpo netto per regalare l’effetto desiderato, ma molto dipende dall’esperienza di chi lo usa e dalla durezza dell’alimento da tagliare.

Quando usi il coltello, devi tenere la lama con la punta verso il basso: in questo modo, il movimento è più agevole e veloce. Il coltello si usa in modi diversi anche in base al risultato che vuoi ottenere.


Per un taglio perfetto, usa un tagliere in legno e non spostare il coltello dalla posizione in cui si trova. Per sminuzzare, oppure per tagliare gli alimenti a cubetti, o ancora per tritare, appoggia il cibo sul tagliere e posiziona il coltello in modo che la punta sia sul tagliere, mentre il cibo si trovi esattamente a metà della lama.

Così, ti basterà abbassare il coltello per tagliare e spostare il cibo di volta in volta senza spostare il coltello in base alla grandezza desiderata.

Fai molta attenzione a come usi qualsiasi coltello ed evita di tenerlo con la mano completamente chiusa intorno al manico, perché rischi di ferirti. Il coltello, una volta usato, va lavato bene con il normale detersivo e pulito con cura, per essere poi riposto nel ceppo.

Il segreto per far durare più a lungo i tuoi coltelli è affilarli una volta l’anno. Tieni sempre i coltelli lontano dagli occhi di un bambino.

Migliori coltelli da cucina – La nostra scelta

1. Gyutoh Miyabi coltello santoku

2. Wüsthof 4524/23 – Miglior coltello per prosciutto

3. Victorinox – Miglior coltello da pane

4. Kyocera Gen – Miglior coltello in ceramica

5. Sanelli Premana – Miglior coltello per formaggio

6. Zwilling 35148 – Miglior set di coltelli da cucina

Perché usare i coltelli da cucina professionali

Perché usare coltelli da cucina professionali? Qualsiasi coltello taglia bene per i primi tempi, ma i coltelli delle migliori marche ti garantiscono un taglio perfetto per tantissimo tempo. In più, c’è la qualità dei materiali che non va mai sottovalutata.

Migliori sono i materiali, più sarai sicuro che la lama non volerà via mentre stai tagliando!

Un coltello entra a contatto con il cibo, quindi un buon coltello ti garantisce sicurezza anche dal punto di vista igienico. I coltelli si usano perché offrono risultati migliori rispetto alle forbici trinciapollo o ad accessori simili, in modo semplice e immediato.

Come scegliere i migliori coltelli da cucina

Il coltello migliore non dipende solo dalla marca. Per scegliere il migliore per te, dovrai valutare i materiali, la saldatura tra il manico e la lama, la forma della lama stessa e come è stata affilata.

Un coltello che si deve affilare dopo pochi giorni dall’acquisto non è di buona qualità, così come un coltello con la lama annerita dopo poco tempo. Ecco alcuni consigli per valutare ogni aspetto del tuo coltello nuovo!

-Materiali

I materiali per un coltello perfetto sono diversi: il coltello è composto di manico, elementi di saldatura e lama. Per ognuno di questi elementi, ci sono materiali da valutare.

Il manico può essere in legno o in plastica, in acciaio inox o con materiale composito. Come scegliere? Tutto dipende dalle esigenze personali.

Il legno garantisce una buona presa, ma ha dei difetti. In lavastoviglie perde la verniciatura, con il tempo può mostrare delle crepe e dei graffi, anche se di ottima qualità. L’alternativa per i coltelli casalinghi è la plastica, che ha il difetto di scivolare e di non garantire sicurezza nel tempo.

La soluzione sono i coltelli con il manico in materiale composito di plastica e legno, che risolve così i difetti dei singoli materiali. Se desideri coltelli professionali, punta sull’acciaio inox. Pesa di più, ma il taglio è preciso e l’impugnatura solida grazie alla lavorazione del manico.

Anche per la lama si utilizza l’acciaio inox, ma ci sono due varianti: la variante con minor carbonio e la variante con maggiore carbonio. Meno carbonio significa una lama più leggera, che va affilata ogni tanto.

Più carbonio, invece, significa una lama indistruttibile, che offre un taglio preciso per molto tempo. C’è anche la lama che ha carbonio come elemento principale: la lama si ossida ed è difficile da affilare di nuovo, ma ha dalla sua parte un’ottima resa.

Ci sono anche lame che non usano carbonio, come quelle in acciaio duro. Si crea sovrapponendo diversi strati di acciaio, per una lama senza macchie o graffi. In confezione, però, si trova “Laminato” come formula per indicare questo materiale.

La ceramica è l’ideale per chi ha bisogno di coltelli leggeri e efficaci. Il taglio è preciso e non serve una forza sovrumana, ma bisogna fare attenzione ai graffi. La lega utilizzata per le lame dei coltelli professionali è il titanio, che assicura una lama perfetta e igienica al 100%, ma anche un coltello più caro sul mercato.

-Saldatura

La saldatura è la caratteristica più evidente per capire se un coltello è buono o no. Un coltello di fattura pregiata ha una saldatura in acciaio e il punto tra la lama e il manico è saldato con tanta forza che il punto ha maggiore spessore rispetto al manico e alla lama.

Nei coltelli professionali, la saldatura non contiene plastica o colla. Il coltello di qualità ha una saldatura in acciaio, soprattutto se è completamente in acciaio o presenta lama in titanio. I coltelli di legno con viti, oppure i coltelli di plastica saldati con elementi in metallo sono da preferire.

-Caratteristiche della lama

Oltre al materiale, è necessario controllare che la lama abbia anche altre caratteristiche. Prima dell’acquisto, valuta se la lama presenta graffi o macchie. In questo caso, è bene cambiare aria e cercare altro.

Le lame dei coltelli migliori non hanno alcun segno al momento dell’acquisto e nemmeno dopo. Sono affilate e tagliano benissimo per il primo anno, poi sarà necessario affilarle e passare all’ordinaria manutenzione di tutti i giorni.

La lama ha una forma differente in base al coltello che stai usando, perché definisce il taglio. Il coltello per tagliare la carne ha la punta arrotondata, il coltello per il formaggio ha un’impugnatura tonda e una lama ricurva, mentre i coltelli giapponesi hanno una lama molto larga.

-Affilatura

L’affilatura è la caratteristica più importante per un coltello. Più è affilato, più taglierà bene, ma sarà anche più pericoloso da usare.

Il giusto compromesso è un coltello affilato solo a destra della lama (ponendo il coltello in verticale), dall’affilatura adatta. Questa dipende dal materiale di cui è composta la lama, dalla lavorazione e, soprattutto, dal tempo.

La lama perde l’affilatura dopo un anno e negli anni successivi di utilizzo, ma si può migliorare l’affilatura senza buttare il coltello con gli strumenti giusti.

-Rapporto qualità/prezzo

Il rapporto qualità/prezzo è la caratteristica che salta all’occhio. Scegli coltelli che sì, facciano risparmiare, ma a una condizione: il risparmio deve durare nel tempo. Diffida di coltelli che costano troppo poco per i materiali che dovrebbero avere.

Un ottimo set da sei coltelli può avere un prezzo dai 30 ai 50 Euro, ma ci sono coltelli professionali che costano molto di più. Per esempio, i coltelli giapponesi artigianali, i coltelli Santoku e quelli usati dagli chef con più stelle possono superare facilmente i 100 Euro.

Di solito, le confezioni con un singolo coltello costano di più rispetto al set completo di coltelli, perché si tratta di un prodotto specifico o di uno strumento professionale.

I vari tipi di coltelli da cucina

coltelli migliori si adattano sia alla funzione da svolgere, sia all’alimento da tagliare. La lama cambia in base al tipo di taglio, per questo un solo coltello in cucina non basta. Per scegliere il coltello giusto e distinguere tra i vari coltelli, basta guardare la lama e la funzione specifica.

Per tritare e affettare, userai un coltello trinciante, per le verdure c’è il coltello Santoku, i coltelli giapponesi sono l’ideale per sfilettare. Poi ci sono i coltelli da tavola, da presentare agli ospiti insieme agli alimenti (come il coltello seghettato per il pane), i coltelli in ceramica, i coltelli professionali perfetti per chi è già esperto.

Per non sbagliare, puoi scegliere un set da sei coltelli, tenendo conto dei materiali e della qualità delle lame dei coltelli. Se stai cercando un coltello da cucina specifico e non sai come sceglierlo, ecco quali sono le tipologie in commercio.

– Coltelli giapponesi

I coltelli da cucina giapponesi si chiamano così perché sono stati creati nel Sol Levante secoli fa, anche se oggi si usano in tutto il mondo. Alla ricerca del coltello giusto, potresti trovare coltelli giapponesi artigianali (quindi fatti a mano e spediti in Italia), oppure coltelli “alla giapponese”, cioè coltelli che hanno una lama fatta in un certo modo.

Se non sei un esperto e ti serve un buon coltello, ti basta un coltello alla giapponese, anche se indicato come coltello giapponese a tutti gli effetti. I grandi chef, invece, preferiscono pagare di più per ottenere un oggetto artigianale.

coltelli di questo tipo hanno una lama abbastanza larga e massiccia. La caratteristica principale è che questi coltelli sono affilati solo da un lato e hanno la punta arrotondata. I coltelli hanno generalmente una forma triangolare e sono realizzati in acciaio inox. La lunghezza può arrivare fino a 25 centimetri.

In questo modo, il coltello non si allontana mai dal tagliere e, quando si taglia, il colpo viene attutito dalla lama stessa per maggiore sicurezza. I coltelli giapponesi non sono di un unico tipo, ma i coltelli più diffusi servono per tritare e dividere a dadini.

– Coltelli Santoku

I coltelli Santoku sono particolari coltelli giapponesi da cucina usati per tagliare e tritare le verdure. Rispetto ai coltelli giapponesi in genere, la punta qui non è arrotondata e c’è una lavorazione particolare della lama.

Anche il coltello Santoku ha solo un lato affilato, ma la caratteristica principale è la lama alveolata, cioè lavorata con delle piccole fessure all’interno, in modo che i pezzi delle verdure non restino sulla lama.

Questa è abbastanza grande e può arrivare fino a 20 centimetri di lunghezza. Di solito, il coltello Santoku ha un manico in legno, che resta ben saldo: il segreto è l’allineamento tra manico e lama, frutto della tradizione giapponese legata alle katane. In alternativa, il manico è in acciaio inox, soprattutto nei modelli professionali.

Gli esperti in cucina usano il coltello giapponese Santoku per le verdure, ma anche per trinciare e per sfilettare, se non trovano il coltello trinciante a portata di mano. Un coltello Santoku di ottima qualità, anche se industriale, può arrivare dai 30 ai 100 Euro

– Coltelli in ceramica

I coltelli in ceramica tagliano con tocco delicato la frutta, la carne e il pesce, ma non sono l’ideale quando c’è da trinciare o disossare. Questi coltelli sono di ottima qualità e la caratteristica principale è la loro leggerezza.

Un coltello in ceramica è l’ideale per tagliare le pietanze già cotte prima di servirle a tavola. L’igiene è il punto di forza di questi coltelli: pur entrando in contato con i cibi, il coltello in ceramica non altera le proprietà e, se ben usati, non c’è bisogno di affiliarli per molto tempo. I coltelli possono avere colori diversi, in linea con il design della cucina e sono economici rispetto ai coltelli in acciaio professionali.

Purtroppo, se un coltello in ceramica cade, è perso. La punta si spezza ed è difficile passare alle manovre di affilatura. In compenso, la bella figura a tavola è assicurata. Si possono usare su taglieri di legno e si lavano semplicemente con l’acqua, senza detersivo e senza usare la lavastoviglie.

Nei coltelli in ceramica, sia il manico che la lama sono composti dello stesso materiale. Per questo, si possono trovare più fantasie, con la certezza che la lama non avrà problemi con la corrosione.

– Coltelli Masterchef o Professionali

I coltelli da Masterchef sono dei coltelli professionali, utilizzati soprattutto dagli chef stellati. Il prezzo, che può arrivare a 500 Euro per il set completo di coltelli, garantisce dei coltelli affilati e sicuri.

Il prezzo dipende dal fatto che questi coltelli sono prodotti in Germania da marchi importanti come Victorinox e hanno anche certificati di garanzia. L’impugnatura è brevettata, per garantire la presa di questi coltelli che hanno l’acciaio inox.

Questi coltelli sono garantiti da marchi importanti, quindi costano. Si tratta di un investimento perché, una volta acquistati, si possono usare per tantissimo tempo con una manutenzione ordinaria.

I coltelli professionali tagliano cibi diversi in pochi secondi e hanno un design ergonomico che agevola il movimento. Le aziende produttrici brevettano sempre nuovi manici e nuove strategie per battere la concorrenza, a vantaggio di chi sceglie questi coltelli.

L’unico svantaggio è che si tratta di coltelli pesanti rispetto ai coltelli in ceramica e che serve una mano esperta per poterli usare al meglio. 

– Coltelli da tavola

I coltelli da tavola sono il biglietto da visita delle pietanze. Il design e la destinazione d’uso sono i due criteri per scegliere i coltelli da tavola giusti. Ci sono coltelli per la tavola che possono usare tutti i commensali: i coltelli per il formaggio a due punte, i coltelli per il grana a forma di goccia, quelli per il burro con la punta arrotondata, i coltelli seghettati per il pane,ecc.

Altri coltelli da tavola, invece, devono essere serviti in base alla pietanza per ogni invitato a tavola: i coltelli per la carne, il pesce, la frutta.

La caratteristica comune è che questi coltelli sono leggeri e devono garantire un’impugnatura salda, oltre al fatto di essere in armonia con la tavola. I coltelli da tavola possono essere in ceramica o in acciaio inox, con manico in plastica o in legno.

I coltelli di questo tipo sono i più convenienti, ma devi vedere bene in etichetta per quali alimenti vanno usati. Un set di coltelli per la tavola di buona qualità si può trovare anche a partire dai 20 Euro.

I coltelli da tavola dei “servizi buoni” d’altri tempi erano in porcellana o in argento. Queste posate sono ancora disponibili in commercio e costano un po’ di più, ma sono poco adatti alle esigenze di tutti i giorni, perché la manutenzione deve essere attenta, per evitare aloni.

– Il più utilizzato: il trinciante

Il coltello trinciante è il coltello da cucina più versatile e più utilizzato. Ha una lama dalla lunghezza di 20 centimetri in media (massimo 30 centimetri) e la lama è più grande del manico. Questa distanza permette di tenere il coltello saldo anche quando si usa il tagliere in legno.

Il coltello trinciante si può usare sia per le pietanze da preparare, sia per quelle cotte, ma per motivi di igiene è bene usarne due diversi. Il coltello si può usare anche per disossare quando non si ha a portata di mano il coltello specifico.

I modelli migliori sono quelli con lama in acciaio inox con carbonio (ricordiamo l’attenzione alle percentuali di carbonio) con manico sempre in acciaio inox per una maggiore sicurezza.

Il coltello trinciante è noto anche come coltello da cuoco. Un ottimo coltello costa poco più di 20 Euro, ma conviene pagare qualcosa di più per un coltello tanto versatile da essere definito universale.

Se non sai come usare i coltelli, ma vuoi imparare a tritare, trinciare, disossare, il coltello trinciante è il modello che fa per te. 

Consigli sui migliori coltelli da cucina

Infine, ecco dei consigli utili per scegliere e usare i coltelli in cucina. Per non perdere tempo in diversi negozi, cerca su Internet i coltelli in base a come li userai. I coltelli non sono tutti uguali e devi saperli distinguere: la lama è il fattore che fa la differenza. La forma ti indica quando usarli.

I coltelli dei grandi marchi costano di più, ma ne vale la pena, perché puoi far valere la garanzia e non dovrai affilarli nei primi anni dopo l’acquisto. Il rapporto qualità/prezzo deve considerare anche il fattore tempo se vuoi un risparmio vero.

Devono garantirti: igiene, resa e sicurezza. Senza uno solo di questi elementi, il coltello non vale nulla. Per un aiuto concreto nella scelta del coltello giusto, scopri i nostri approfondimenti dedicati al mondo dei coltelli da cucina e lascia un commento per fare domande o per commentare il tuo coltello migliore!

FAQ

Condividi: